Crittologia ed Electronic Warfare
La crittologia nei suoi due aspetti, la crittografia e la crittoanalisi, è una materia che mi affascina
Molto importante per la vittoria degli Alleati fu l'esser riusciti a decrittare il traffico di messaggi cifrato con la macchina Enigma (qui le informazioni relative in italiano e qui quelle più complete in inglese). Il fatto venne svelato al grande pubblico dal libro "Ultra Secret" scritto da F.W. Winterbotham nel 1974 (a sinistra nella foto la sua edizione in italiano). Al seguente link Informazioni sull'uso del termine "Ultra".
La decrittazione fu resa posiibile dagli studi ai quali partecipò anche Alan Turing e dalla costruzione di quelli che vengono considerati i primi computer, la Bomba ed il Colossus (la prima elettromeccanica mentre il secondo, sviluppato dalla Marina Inglese, impiegava per la prima volta in un sistema di calcolo le valvole termoioniche).
Pochi sanno però che la difficoltà nel portare via mare rifornimenti alle truppe italiane e tedesche impiegate in africa non era dovuta alla presenza a Supermarina di una talpa che comunicava data, orari e composizione dei convogli agli inglesi in modo che potessero intercettarli, ma dalla decifrazione del traffico radio tra l'addetto navale tedesco a Roma e Berlino nel quale comunicava quei dati e che veniva cifrato usando appunto una Enigma. La cosa viene esaurientemente descritta nel libro "Il vero traditore - Il ruolo documentato di ULTRA nella guerra del Mediterraneo" di Alberto Santorini, pubblicato nel 1981 (a destra nella foto).
Altro argomento affascinante sono le tecniche e il funzionamento degli apparati per la Guerra Elettronica (EW - Electronic Warfare), settore dove si applica la tecnologia più avanzata (in anticipo rispetto la tecnologia civile commerciale coeva), anche se il fatto che una delle molle che ne spingono lo sviluppo sia la guerra non depone a favore del genere umano
La guerra elettronica ha avuto un grande peso nelle vicende belliche recenti; prendiamo ad esempio la Battaglia d'Inghilterra, che si svolse durante la II^ Guerra Mondiale, nella quale i combattimenti aerei furono determinanti
Gli inglesi furono aiutati dall'uso dei radar per individuare gli aerei attaccanti e dal fatto che i tedeschi non utilizzasero sistemi per disturbarli; in effetti prima dell'inizio dell'operazione avevano cercato di verificare se gli ingesi avessero i radar mediante voli di dirigibili dotati di un RWR (Radar Warning Receiver) ante litteram ma non li riuscirono a rilevare in quanto i radar inglesi utilizzavano una nuova valvola termoionica americana che riusciva ad oscillare ad una frequenza più alta di quelle ricevibili dall'apparato tedesco
I testi più tecnici riguardanti questa materia li trovavo nelle librerie scientifiche ed in quelle universitarie; oggi basta consultare Wikipedia...
Fascio Lorenz (By Anders Dahnielson - Own work) | |
X-Gerat (By Roland Brierrederivative work: Dahnielson) | Mappa dei trsmettitori Knickebein (By Dahnielson -Own work) |
Come altro esempio di Guerra Elettronica, si può citare la cossidetta "Battle of Beams", ossia le vicende legate alla realizzazione da parte dei tedeschi di sistemi di radioguida per i bombardieri notturni che avevano come obiettivo la Gran Bretagna. Consistevano essenzialmente di uno o più fasci radio direzionali (ispirati ai "Lorenz beam" utilizzati per la radionavigazione ma utilizzati allontanandosi dalla loro origine anzicè avvicinandosi) che indicavano al pilota se stava deviando a sinstra o destra rispetto la rotta prevista: in pratica nel loro uso normale il pilota avvicinandosi ad un aeroporto se sentiva dei punti era spostato a sinistra, se sentiva delle linee era spostato a destra e se sentiva un tono continuo (chiamato "equisegnale") era allineato; nell'implementazione militare l'intersezione di questi di fasci con altri laterali indicavano il punto di sgancio del carico bellico.
Gli inglesi ne scoprirono l'esistenza analizzando gli apparati recuperati da un aereo abbattuto e riuscirono a mettere in atto apposite contromisure elettroniche per fare in modo che i piloti degli aerei tedeschi non riuscissero a ricevere i segnali radio disturbandoli oppure portandoli con falsi segnali a bombardare zone disabitate.
I sistemi di radioguida si chiamavano "Knickebein", "X-Gerat" e "Y-Gerat"; nel link corrispondente alla "Battle of Beams" vi è la descrizione del loro funzionamento e delle relative contromisure adottate; qui si possono trovare informazioni in italiane (anche se meno esaustive) relative all' X-Gerat
I nipoti dei questi sistemi potrebbero essere considerati, tra altri, i sistemi di atterraggio strumentale utilizzati negli aeroporti (ILS - Instrument Landing System) o i sitemi di radionavigazione per aerei (come ad esempio il VOR - VHF Omnidirectional Range)
Per un elenco delle apparecchiature per la Guerra Elettronica utilizzate nella Seconda Guerra Mondiale fare click qui
(Immagini a lato tratte da Wikipedia)
Verso la fine della guerra anche l'italia ebbe il suo radar, denominato "Gufo" nella versione imbarcata e "Folaga" in quella da installare a terra per la sorveglianza delle coste.
Sviluppato dalla Marina, non ebbe quella priorità che avrebbe dovuto avere. Eppure, l'effetto su cui si basa, venne rilevato già all'epoca dei primi esperimenti relativi alla possibilità di dotare le navi della Regia Marina di apparecchiature radio effettuati nel golfo di La Spezia in cui ci si accorse da una stazione ricetrasmittente a terra che al passaggio di una nave si verificava un segnale di ritorno. Però si era agli albori della radio e sfruttare la cosa sarebbe stato veramente troppo avveniristico.
Per maggiori informazioni sul radar italiano EC3/ter "Gufo" fare click qui
(Immagine tratta da Wikipedia)